La Sandro Vanini SA ha più che raddoppiato la propria produzione di specialità a base di frutta e verdura negli ultimi otto anni. Il consumo energetico è comunque rimasto costante, grazie ai notevoli miglioramenti nell’efficienza energetica.
Frutta dolce e croccante, la cui acidità solletica il palato – molti associano questa prelibata esperienza al nome Sandro Vanini. La tradizionale azienda ticinese produce sin dal 1871 mostarda e purée di frutta ma anche i famosi marrons glacés e una vasta serie di altre specialità. «Tutto secondo ricette originali di Nonno Vittorio Vanini», spiega con orgoglio la direttrice Beatrice Fasana, che dal 2012 gestisce l’azienda. Nel 2013 la Sandro Vanini SA si è trasferita nel suo nuovo edificio a Rivera-Monteceneri.
La frutta lascia lo stabilimento ben confezionata, passando attraverso diverse fasi di lavorazione ad alta intensità energetica: viene lavata, dissalata e, a seconda della ricetta, pastorizzata, cotta, conservata o candita. Le otto autoclavi utilizzate,così sichiamano le pentole giganti da cucina, hanno una capacità fino a 2000 litri. Il calore di processo necessario è fornito principalmente da una caldaia a vapore alimentata agas.
Siegfried Renner consiglia Sandro Vanini SA sulle questioni energetiche. Durante la minuziosa analisi dello stabilimento, lo specialista energetico ha notato che per il raffreddamento delle autoclavi e degli sterilizzatori, l’azienda utilizzava acqua potabile di raffreddamento, la quale scorreva poi direttamente nella rete fognaria. In questo modo si perdeva molta energia termica.
La soluzione ideata da Renner è molto interessante oltre che conveniente: il calore disperso, prima sprecato nella rete fognaria, viene recuperato per preriscaldare l’acqua di cottura. Con la medesima eleganza con cui Sandro Vanini incrocia note dolci e speziate, Renner ha legato i processi di riscaldamento e raffreddamento fra loro. Alcuni nuovi scambiatori di calore e un serbatoio di acqua fredda e calda da 6000 litri ne hanno permesso l’implementazione.
Negli ultimi otto anni, la quantità di frutta trasformata è più che raddoppiata. Grazie alle misure di efficientamento energetico implementate, il consumo di gas è cresciuto solo del quattro percento. Anche il consumo di acqua potabile è rimasto costante, perché per il raffreddamento non serve quasi più acqua. L’azienda mitiga in questo modo i propri costi energetici mediante l’uso intelligente del calore residuo per riscaldare la caldaia a vapore esistente. Inoltre, è stato evitato l’acquisto e l’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento più grande.
«La cottura con acqua preriscaldata richiede meno tempo per i processi di produzione. Il recupero di calore ha dunque avuto un effetto positivo per tutta l’azienda», osserva Renner.
Investimenti totali per l'energia
CHF 340.000
Tempo medio di ammortamento
5 anni
Risparmio energetico mirato
615 MWh all'anno
Riduzione di CO2 realizzata
25%*
*Tenendo conto della crescita della produzione, la riduzione relativa di CO2 è significativamente più alta, pari al 40% per tonnellata di frutta lavorata. Grazie alle misure di efficienza, la Sandro Vanini SA ha ridotto significativamente le proprie emissioni nello stesso periodo. Di conseguenza, l'obiettivo di CO2 non è stato adeguato e quindi è stato mancato per poco. Senza gli investimenti, la Sandro Vanini SA emetterebbe 200 tonnellate di CO2 in più all'anno e avrebbe dovuto investire 300.000 franchi svizzeri in una nuova caldaia a vapore.